Al giorno d’oggi esistono moltissime realtà le quali si occupano di aiutare in modo concreto i ragazzi o le ragazze con disabilità.
Da laboratori a piccole gite, dall‘educazione all’autonomia personale, sono variegate le modalità attraverso le quali una famiglia con una persona disabile può essere aiutata.
La Cooperativa de Il Fiore opera attivamente in questo ambito, supportando con mano le famiglie a dare un punto di riferimento fisso e stabile ai ragazzi con disabilità. In questo modo, attraverso le attività di gruppo o singole, i ragazzi maturano mentalmente, riuscendo a vivere meglio in una società complessa.
L’importanza dell’inserimento in un contesto sociale per una persona disabile
I ragazzi e le ragazze con handicap mentali spesso hanno difficoltà a far parte di qualcosa, che sia un gruppo di amici o la famiglia stessa. Infatti, i limiti naturali che possiedono impedisce loro solitamente di relazionarsi con altre persone, anche con i loro stessi problemi.
È per questo motivo che la Cooperativa de “Il Fiore” offre l’opportunità a questi ragazzi di potersi sviluppare soprattutto in questi ambiti.
In primo luogo, organizzando progetti educativi, vengono incrementate le abilità dal punto di vista della relazione interpersonale. Spesso, con un semplice gioco di gruppo i ragazzi disabili imparano a interagire con altre persone, che per noi è semplice ma non lo è affatto per loro.
I limiti naturali che possiedono impediscono loro di essere accettati in altri contesti sociali e, attraverso la cooperativa, sicuramente possono essere aiutati.
Le attività educative della cooperativa
Come tutti gli essere umani, ciò che ci fa crescere maggiormente è sicuramente il gioco. Attraverso esso è possibile imparare le abilità base di come ci si comporta in determinate situazioni.
Non solo il gioco, ma soprattutto lo sport permette alle persone con disabilità prima di tutto di muoversi e stare bene fisicamente e mentalmente. Inoltre, lo sport è divertimento, si conosce meglio il proprio corpo e i propri limiti. Se il ragazzo o la ragazza trova qualcosa di stimolante nello sport, come la possibilità di vincere un piccolo premio e di far parte di un gruppo che lo accetta, risulterà molto più felice.
Negli ultimi anni è considerata fondamentale anche la musicoterapia o la fono-danzaterapia. Dai nomi si intuisce che, attraverso la musica, si aiuta la persona disabile a comprendere meglio ciò che gli piace, come può essere una sequenza di suoni e melodie.
Infine, anche l’arte, così come la musica, viene sempre più utilizzata per aiutare i ragazzi disabili. Attraverso un semplice disegno la persona con difficoltà può esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni che, magari, fa difficoltà ad esternare in altre situazioni. Bisogna considerare che spesso alcune persone con disabilità ampliamente adulte hanno una mentalità quasi da bambino. Vanno, quindi, stimolate su questa falsariga considerandole comunque come persone adulte.
L’autonomia personale alla base della maturazione delle persone con disabilità
Responsabilizzare un ragazzo o una ragazza con disabilità è fondamentale perché, attraverso piccole azioni, si sviluppano mentalmente.
Nelle cooperative come “Il Fiore”, gli educatori si occupano anche di educare i ragazzi a gestire se stessi nel senso della cura personale ma anche nel saper compiere determinate azioni che, piano piano, li fanno maturare.
Pulire la cameretta o ricordarsi di fare il letto sono solo alcune delle piccole attività che le persone con disabilità imparano a compiere. In questo modo diventano più autonome e possono operare in altri contesti come prendere un bus o interagire con persone sconosciute in un negozio, ad esempio.
L’indirizzamento verso una professione
Alcuni ragazzi con disabilità possono anche essere inseriti in un contesto lavorativo. Infatti, la Cooperativa de “Il fiore” permette alle persone disabili di compiere alcune ore giornaliere di lavoro retribuite. In questo modo, potranno maturare in questo importantissimo ambito e, anche e soprattutto in questo caso, essere più autonomi.